Alloro a Villa D’Este
Se siete amanti della natura e della botanica prenotando la vostra visita guidata a Villa D’Este potrete ammirare cipressi secolari, gigantesche sequoie, pini marittimi e altre piante di notevole valore storico e paesaggistico che abbelliscono le numerose fontane, realizzate dall’ architetto Pirro Ligorio nel 1550. Tra queste non possiamo non parlare dell’alloro.
L’alloro è una pianta aromatica appartenente alla famiglia Lauraceae. È diffuso lungo le zone costiere settentrionali del Mar Mediterraneo, dalla Spagna alla Grecia e nell’Asia Minore. In Italia cresce spontaneamente nelle zone centro-meridionali e lungo le coste.
Pur presentandosi molto spesso in forma arbustiva è un vero e proprio albero sempreverde che può raggiungere un’altezza sino a 10 m. Il fusto è eretto, la corteccia verde nerastra, le foglie verde scuro, lucide nella parte superiore e opache in quella inferiore e molto profumate. I fiori, di colore giallo chiaro, compaiono a primavera.
I frutti sono drupe nere e lucide con un solo seme. La pianta può essere utilizzata in cucina, per aromatizzare carni e pesci, come rimedio casalingo per allontanare le tarme dagli armadi, per ricavarne liquori dalle proprietà digestive, stimolanti, antisettiche e tisane rinfrescanti. Le nostre guide turistiche a Villa D’Este vi narreranno dello spirito che risiede in esso. Nell’alloro vive Dafne , ninfa amata dal dio Apollo.
Lei lo respinse e, per questo, fu trasformata in pianta. “….. poiché non puoi essermi sposa – disse Apollo dalle parole a lui messe in bocca da Ovidio – sarai almeno la mia pianta. O alloro, di te si orneranno/ i miei capelli per sempre…..” L’alloro ha una natura celebrativa, posto sulla testa di qualcuno è sempre simbolo di potere su qualcun altro. E il potere fa vittime.
Lauro e la poesia
La prima di un’innumerevole serie di vittime dei portatori di alloro fu, appunto Dafne. Dafne, cioè l’alloro, ha sempre ornato la testa dei vincitori o dei Poeti e decorato le tombe dei Vinti o comunque dei caduti. Per i Romani l’alloro era infatti una pianta sacra e simboleggiava la sapienza e la gloria. La presenza dell’alloro a Villa D’Este è coerente con i gusti dell’epoca.
Nelle ville Rinascimentali infatti tutte le parti del terreno sono ridotte a forme geometriche, i viali guidano lo sguardo sui punti più interessanti come le fontane, i belvederi, i giochi d’acqua, gli spiazzi ameni e le statue. Poiché la vegetazione è plasmata con potature eccezionali, sono preferite le specie di alberi che possono essere potate come l’alloro, il cipresso, il mirto ed il leccio.
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