Fontana di Nettuno

Fontana Dell’OrganoFontana Dell’Organo

Fontana di Nettuno

La Fontana di Nettuno è la più imponente e scenografica tra le fontane di Villa D’Este. Altissimi i getti d’acqua dietro i quali spicca la più ingegnosa creazione della villa, ossia l’imponente Fontana dell’Organo. Guardandola dal basso sembra quasi un unico insieme con la Fontana dell’Organo.

La Fontana di Nettuno fu realizzata nel 1927 ad opera di Attilio Rossi, originario di Castel Madama, con la collaborazione dell’ingegnere Emo Salvati, restaurando la suggestiva cascata del Bernini, fortemente degradata. La bellezza della fontana del Bernini fu modello per numerose fontane settecentesche, comprese quelle della celebre Reggia di Caserta.

Al centro, tra gli altissimi zampilli d’acqua che prendono i colori dell’arcobaleno se illuminati dal sole, scende una spettacolare cascata in fondo alla quale, attraverso il velo d’acqua, il busto del dio Nettuno. La statua fu realizzata nel Rinascimento e doveva essere collocata nella Fontana del Mare, mai realizzata dal cardinale Ippolito II D’Este a causa delle difficoltà economiche.

Da altre vasche di forma circolare su più livelli sgorga altra acqua in numerosi zampilli per poi riversarsi nelle prospicienti Peschiere. A metà troviamo i due affacci con le Grotte delle Sibille praticabili e intercomunicanti tra loro, dove il rumore delle acque prepotentemente scroscianti è assordante.

La fontana di Nettuno

In un certo qual modo la fontana di Nettuno è stata una delle ultime fontane che sono state fatte a Villa d’Este. Dopo il grande abbandono da parte degli austriaci e dopo il vandalismo fatto dai francesi per rubare il piombo per le armi. Della villa era rimasto molto poco, quando lo stato italiano la riprese in mano.

Pertanto fu subito chiaro che l’intervento doveva essere molto grande e radicale, ma possiamo dire che già nel 30 la villa era stata completamente recuperata e riaperta al pubblico internazionale.

La villa è sempre una villa molto amata sin dal 1600 ai nostri giorni la villa,  dove è sempre stata  frequentata dal pubblico internazionale visto il grande fascino che la villa riesce a manifestare.

Oggi villa d’Este appartiene allo stato Italiano, ed ha circa mezzo milione di visitatori l’anno, che provengono da tutto il mondo, proprio per vedere il gioco delle tante fontane che sono note si dal 1500.

Anche durante il rinascimento la villa era molto frequentata, da artisti internazionali tra qui anche Torquato Tasso che era molto amico del Cardinale d’Este. Come anche da artisti che venivano a Tivoli per sviluppare progetti simili in altre zone del mondo.

Come ad esempio la grande Villa di Versailles a Parigi, ed anche la straordinaria villa di Caserta altro capolavoro dove l’acqua ha una funzione molto importante, dove lo stesso Carlo di Borbone ha fatto fare nuovi acquedotti per far raggiungere la villa.

Contrariamente Tivoli, da questo punto di vista è stato molto fortunato, visto che grazie al fiume Aniene; l’acqua  ha sempre un flusso estremamente ricco, ancora ai nostro giorni e questo fa si che le fontane di Villa d’Este sono ancora spettacolari.

Altro aspetto interessante della fontana di Nettuno è dovuto al fatto che si pone frontalmente alle tre peschiere come a voler ricordare il lungo canopo adrianeo che si trova a villa Adriana. Il quale vuole ricordare l’antica leggenda tra Antino e Adriano. Ad oggi sappiamo con sicurezza che Antino sia morto giovanissimo e che Adriano abbia costruito questa grande piscina proprio per non dimenticare la sua persona visto che era l’amato dell’imperatore.

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