Giulio III e la mancata elezione del Cardinale ippolito d’este nel conclave.

Villa d'Este

Giulio III e la mancata elezione del Cardinale ippolito d’este nel conclave.

L’elezione del nuovo papa Giulio III nel 1550 fu un evento di grande importanza nella storia della Chiesa cattolica. Questa elezione, tuttavia, non fu priva di controversie e di polemiche, in particolare per la mancata elezione del Cardinale Ippolito d’Este.

Il conclave che portò all’elezione di Giulio III fu uno dei più lunghi della storia della Chiesa, durando oltre tre mesi. Durante questo periodo, i cardinali si divisero in due fazioni principali: una filo-francese, che sosteneva la candidatura del Cardinale Jean du Bellay, e una filo-spagnola, che appoggiava il Cardinale Reginald Pole.

Tuttavia, queste due fazioni non riuscirono a raggiungere un accordo, e così venne deciso di eleggere un candidato di compromesso. Questo candidato fu il Cardinale Giovanni Maria Ciocchi del Monte, che scelse il nome di Giulio III.

La mancata elezione del Cardinale Ippolito d’Este fu un colpo duro per il potente cardinale ferrarese. D’Este era stato uno dei candidati principali alla successione di papa Paolo III nel 1549, ma alla fine la scelta era caduta su Giulio III.

Durante il conclave del 1550, Ippolito d’Este aveva tutte le carte in regola per essere eletto: era stato cardinale per oltre vent’anni, aveva un forte sostegno da parte dei cardinali italiani e, soprattutto, era stato il principale mecenate di molti artisti e intellettuali dell’epoca, tra cui il famoso compositore Giovanni Pierluigi da Palestrina.

Tuttavia, nonostante questi fattori, la sua elezione non venne mai seriamente considerata. Ci furono alcune voci che circolavano sul fatto che Ippolito d’Este fosse troppo giovane e troppo ambizioso per essere papa, e che avesse anche alcuni difetti morali. Inoltre, alcuni cardinali temevano che una sua elezione avrebbe portato a una maggiore influenza della casa d’Este sulla Chiesa.

Dopo la mancata elezione, Ippolito d’Este mantenne comunque la sua posizione di potere all’interno della Chiesa. Egli continuò ad essere uno dei principali mecenati dell’arte e della cultura italiana, e mantenne una forte presenza a Roma, dove risiedeva in una delle sue splendide residenze, la Villa d’Este.

Villa d’Este a Tivoli

Oggi, la Villa d’Este è una delle attrazioni più popolari di Roma e una meta obbligata per chiunque voglia conoscere la cultura e l’arte del Rinascimento italiano. La Villa, costruita nel XVI secolo, è famosa per i suoi splendidi giardini e per la sua meravigliosa fontana, che è considerata uno dei capolavori della scultura barocca.

Le visite guidate alla Villa d’Este offrono la possibilità di scoprire l’affascinante storia di questa residenza, di esplorare i suoi giardini e di ammirare le sue fontane. Grazie alle visite guidate, è possibile scoprire i segreti e le curiosità legati alla vita di Ippolito d’Este e alla sua famiglia, che hanno giocato un ruolo importante nella storia dell’arte e della cultura italiana.

In conclusione, l’elezione di Giulio III nel 1550 e la mancata elezione del Cardinale Ippolito d’Este furono eventi che segnarono profondamente la storia della Chiesa e della cultura italiana del Rinascimento. Nonostante la delusione per la mancata elezione, Ippolito d’Este continuò a sostenere gli artisti e gli intellettuali dell’epoca, contribuendo così in modo significativo alla nascita di alcune delle opere d’arte più importanti dell’epoca.

La Villa d’Este, una delle sue residenze più famose, è oggi un tesoro della cultura italiana e una meta ambita per turisti e appassionati d’arte provenienti da tutto il mondo. Grazie alle visite guidate, è possibile scoprire la bellezza e la storia di questa meravigliosa dimora e di tutti i suoi segreti, tra cui quelli legati alla figura di Ippolito d’Este e alla sua famiglia.

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