I limoni, i mirti e gli alberi da frutto a Villa D’Este

I limoni, i mirti e gli alberi da frutto a Villa D’Este

Villa d’Este è situata nel centro storico della città di Tivoli. L’ingresso principale è situato a Piazza Trento, nelle vicinanze di Piazza Garibaldi. È una tappa imperdibile che vi lascerà senza fiato! È consigliato vivamente il supporto delle nostre valenti guide turistiche che vi accompagneranno tra le numerose fontane e i panorami spettacolari.

Giunti nella villa gli ospiti del cardinale Ippolito II D’Este erano travolti dal profumo intenso dei limoni, dei mirti e degli alberi da frutto che crescevano nei suoi giardini. Questo tipo di flora, molto comune nella zona, è consueta in tutti i giardini di derivazione classica. Il giardino rinascimentale presentava infatti anche una zona avente finalità pratiche ovvero con piante utili.

Si trattava dei cosiddetti “semplici” medievali impiegati per fare cosmetici e farmaci oppure alberi da frutto dall’aspetto invitante e colorato disposti in tralicci e spalliere. Melograni , viscioli e mele cotogne erano piantate anche nei vasi.

Andiamo ora a vedere nello specifico la particolarità di queste specie floristiche. Il limone è un albero da frutto appartenente al genere Citrus e alla famiglia delle Rutaceae. Si pensa che i primi luoghi in cui sia cresciuto siano la Cina, dove veniva coltivato già prima della Dinastia Song (960-1279 d.C.),la regione indiana dell’Assam e il nord della Birmania.

I Limoni del cardinale

Intorno al 700 d.C. il limone si diffuse in Persia, Iraq e Egitto. In Europa la prima coltivazione di limoni è stata avviata in Sicilia, dopo il X secolo. L’albero raggiunge fino ai 6 metri di altezza. Il frutto è giallo all’esterno e quasi incolore all’interno, di forma sferica fino ad ovale. Il limone è usato in cucina ed in farmacologia come antiemorragico e disinfettante. Il mirto è una pianta arbustiva ella famiglia delle Myrtaceae, tipica della macchia mediterranea.

Presenta una corteccia di colore grigiastro, foglie ovali-acute con molti punti traslucidi in corrispondenza delle glandole aromatiche e, fiori di colore bianco o rosa. I suoi frutti sono bacche di colore nero-azzurrastro. Al mirto sono attribuite proprietà balsamiche, antiinfiammatorie e astringenti, pertanto trova impiego in campo erboristico e farmaceutico per la cura di affezioni a carico dell’apparato digerente e del sistema respiratorio.

Le sue bacche sono utilizzate per la preparazione del liquore di mirto propriamente detto, ottenuto per infusione alcolica delle bacche attraverso macerazione o corrente di vapore.

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