L’imperatore Adriano e la sua storia

L’imperatore Adriano e la sua storia: regnò dal 117 al 138 d.C. Appassionato di letteratura, musica, pittura, scultura e filosofia fu un uomo di straordinaria cultura e personalità. Il suo ventennio al potere fu caratterizzato da pace, tolleranza e prosperità. Egli preferì consolidare i confini dell’ Impero piuttosto che fare nuove conquiste. Per questo viene definito dagli studiosi “Imperatore buono”. Nacque a Italica, odierna Siviglia, da una famiglia originaria di Hatria, l’attuale Atri.

Biografia dell’Imperatore Adriano

Il padre, Publio Elio Adriano Afro, era imparentato con Traiano. All’età di 10 anni rimase orfano di entrambi i genitori e venne adottato da Traiano e la moglie Plotina. È destinato così alla successione al trono. Adriano apprese l’arte della guerra da Traiano accompagnandolo nelle più importanti spedizioni militari: in Dacia (odierna Romania), in Pannonia (odierna Ungheria) e in Oriente contro l’impero dei Parti. Nella seconda guerra contro i Daci si guadagnò una grande fama tanto che Traiano le regalò il preziosissimo anello avuto in dono da Nerva il giorno dell’adozione.

Sposò Vibia Sabina, pronipote di Traiano, per rafforzare il legame con la famiglia imperiale ma il matrimonio fu un fallimento. Sembra che dalla fine del matrimonio Adriano abbia avuto rapporti solo con gli uomini. Molto celebrato fu il suo amore con il greco Antinoo. Quando questi affogò nel Nilo, Adriano gli dedicò innumerevoli statue, scandalizzando i cristiani che fecero del tutto per distruggerle. I suoi soldati, nonostante l’avversione per l’omosessualità, non fecero caso a questa sua predilezione stimandolo per le sue qualità morali. Ebbe ottimi rapporti con l’esercito. Egli pagava e dava premi, ma raramente faceva combattere i soldati, se non per difendere l’impero.

L’imperatore Adriano ed i suoi ritratti 

Di Adriano sono noti numerosi ritratti che lo raffigurano come un uomo alto, di solida corporatura, viso lungo e folti capelli ricci. Si dice che fosse un camminatore instancabile, perfetto cavaliere ed eccellente tiratore d’arco. Aveva maniere semplici, era piacevole nel colloquio e possedeva una memoria formidabile. Alla morte di Traiano, i soldati lo acclamarono imperatore e dalla Siria, dove era governatore, posta fine alla guerra partica, venne a Roma proclamando i suoi propositi di una politica pacifica.
Rese più sicuri i confini attraverso imponenti opere di fortificazione. La più grandiosa è il vallo di Adriano, posto in Britannia con lo scopo di separare i Romani dai barbari. Cancellò i debiti che i cittadini e gli abitanti delle province avevano contratto verso le casse imperiali e incoraggiò la coltivazione dei terreni abbandonati.

La politica di Adriano

Proseguì nella politica di Traiano di beneficenza a favore dei fanciulli della penisola italica, favorendo così l’aumento della popolazione. Nel 121, una volta consolidato il suo potere, iniziò una lunga serie di viaggi in Grecia, Gallia, Britannia, Egitto, Oriente, Spagna, Africa. Abbellì ogni città che visitò costruendo templi, biblioteche, terme e teatri.
In Egitto fondò Antinùpolis in onore dell’ amato Antinoo. Ad Atene costruì un intero quartiere monumentale con la Porta, l’Olympièion, la Biblioteca e il Ginnasio. A Tivoli costruì la famosissima villa Adriana. A Roma restaurò il Phanteon, costruì il tempio di Venere e Roma, il Ponte Elio e fece erigere il suo mausoleo Castel S. Angelo. Morì nel 138 d.C. a Baia.

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