Lucrezia Borgia
Lucrezia Borgia nacque il 18 aprile del 1480 a Subiaco. Terzogenita di Papa Alessandro VI e della sua amante Vannozza de Candia dei Cattanei. Unica femmina tra quattro fratelli, Giovanni, Cesare e Goffredo, molto legati fra loro. Fu Duchessa di Ferrara dal 1502 alla sua morte. Era molto amata dal padre, con la madre invece Lucrezia ebbe sempre un rapporto distaccato.
Come fanciulla di alto lignaggio viene educata nel convento di San Sisto e successivamente affidata alle cure della cugina del papa, Adriana Mila. Studiò lo spagnolo, il francese, l’italiano, il latino, ma anche la musica, la danza, il disegno e il ricamo. Le venne insegnato anche ad esprimersi con eleganza ed eloquenza. La giovane viene ricordata per la sua straordinaria bellezza, racchiudeva in sé due caratteristiche fondamentali per l’epoca, lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri.
Si dice che uno dei più illustri letterati del tempo, Pietro Bembo, nutrì una grande passione per la donna. Tra le sue carte fu rinvenuto un ricciolo biondo di Lucrezia, oggi conservato alla biblioteca Ambrosiana di Milano. Fin dagli undici anni fu soggetta alla politica matrimoniale collegata alle ambizioni politiche prima del padre e poi del fratello Cesare Borgia.
Alfonso d’Aragona
Per solidificare l’alleanza con casa Sforza, il cui cardinale Ascanio si era adoperato affinché Rodrigo diventasse papa, Lucrezia venne data in sposa a Giovanni Sforza, signore di Pesaro. Grazie a queste nozze, Alessandro VI avrebbe istituito una lega difensiva dello stato della Chiesa a prevenzione dell’imminente invasione francese per opera di Carlo VIII, a discapito del regno di Napoli. Pochi anni dopo, in seguito all’annullamento del matrimonio, Lucrezia sposò Alfonso d’Aragona, figlio illegittimo di Alfonso II di Napoli.
Ma l’alleanza del fratello Cesare con i Francesi distrusse questo matrimonio e, mentre Lucrezia era nominata governatrice di Foligno e poi di Nepi, si preparava un attentato contro Alfonso. Quest’ultimo venne strangolato per volontà di Cesare Borgia nel 1500. Lucrezia fu così data in sposa a Alfonso d’Este, primogenito del duca di Ferrara, che dovette seppur riluttante, accettare.
Dal loro matrimonio nacque Ippolito II d’Este, il cardinale famoso in tutto il mondo per la costruzione della meravigliosa villa d’Este a Tivoli. Come per il resto della sua famiglia Borgia, durante e dopo la sua vita Lucrezia fu oggetto di pettegolezzi.
Le voci più insistenti la raffigurano come una specie di Messalina, intrigante, sanguinaria, corrotta, complice del padre e del fratello. Presso la corte Estense, Lucrezia promosse l’attività di artisti e poeti diventando popolarissima.
La donna fece dimenticare il turbolento passato della famiglia con la sua intelligenza tanto che fu celebrata da poeti come l’Ariosto, il Bembo, il Trissino. Successivamente condusse una vita più raccolta nei conventi. Morì di parto all’età di 39 anni.
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