Papa Gregorio XVI
Il 9 giugno 1832 Gregorio XVI firma l’ordine di esecuzione dei lavori per la costruzione della celebre Villa Gregoriana di Tivoli. Le nostre guide turistiche sono a vostra completa disposizione per accompagnarvi nella passeggiata in questo bellissimo e romantico parco, oggi Patrimonio preservato dal FAI .
La villa prenderà il nome del papa che il 7 ottobre del 1835 prese parte all’inaugurazione e fu testimone dell’ eccezionale salto della Grande Cascata di natura artificiale. Gregorio XVI fece infatti realizzare sotto il monte Catillo due cunicoli artificiali per il passaggio dell’Aniene in modo da smaltire le acque di piena del fiume nelle situazioni di emergenza. Si occupò inoltre della costruzione del Ponte Gregoriano, a cavallo dell’antico letto del fiume, che, in seguito alla deviazione del suo corso, rimase vivo soltanto come letto di deflusso delle acque in sovrappiù, che venivano utilizzate per scopi civili ed industriali. Il papa cercò di unire l’utile al dilettevole senza badare a spese.
Egli fece molto per la città di Tivoli, la quale le fu sempre riconoscente. Nella Cronaca della città di Tivoli dal giugno 1846 al giugno del 1850 leggiamo “ La sera del primo di giugno il funesto annunzio della morte di Gregorio XVI accaduta nel mattino dello stesso giorno, turbò grandemente i Tiburtini, e tanto più li turbò perché fra loro di veruna sua infermità non si era fatta parola.
La gratitudine di tutti i cittadini verso il defunto Pontefice, per le cui beneficenze la città non pure fu salva dai danni del fiume Aniene, ma potè coglierne lustro e prosperità, ispirò tosto in loro la pratica di quegli atti di religiosa espiazione, che temperarono l’amarezza del cuore, e fanno più vulnerabile e cara la memoria degli estinti. ” Ma chi era papa Gregorio XVI? Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Belluno il 18 settembre 1765. Era figlio di Giovanni Battista Cappellari e di Giulia Cesa, entrambi membri della piccola nobiltà bellunese.
Sembra che ebbe avuto la vocazione all’età di 15 anni quando vide la sorella Caterina entrare in convento di monache cistercensi. L’elezione al pontificato avvenne inaspettatamente il 2 febbraio del 1831 dopo cinquantuno giorni di conclave. Non autorizzando la costruzione di ferrovie gli venne erroneamente attribuita la frase “La ferrovia è la strada per l’inferno”.
Egli affrontò con fermezza il tema della schiavitù, ancora radicato soprattutto nelle Americhe. Il 3 dicembre 1839, con l’enciclica In Supremo Apostolatus, Gregorio XVI condannò la schiavitù come “delitto”. Morì il 1º giugno 1846 dopo diversi attacchi di erisipela. Fu sepolto nella Basilica di San Pietro.
Leave a comment