San Simplicio
Simplicio nacque nella cittadina di Tivoli nel V secolo. Era figlio di un certo Castino. Fu eletto papa il 3 marzo del 468. Egli amministrò il pontificato in un periodo molto difficile sia per la Chiesa che per lo Stato. Leggendo la storia antica sappiamo che dopo la morte dell’imperatore Valentiniano III nel 455, furono eletti alcuni imperatori che non riuscirono a contrastare le continue minacce di guerre e rivoluzioni che subiva l’impero.
Durante il pontificato di Simplicio che durò sino al 483 assistiamo alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Nel 476 il barbaro Odoacre infatti depose l’ultimo imperatore Romolo Augusto. Nello stesso anno, Basilisco costrinse all’esilio l’imperatore Zenone e si appropriò del trono bizantino.
In quegli anni la chiesa d’Oriente era minacciata dall’eresia monofisita che sosteneva la natura divina di Cristo e negava quella terrena. L’eresia trionfò nel Concilio di Efeso, ma due anni dopo venne riaffermata la dottrina ortodossa nel concilio di Calcedonia.
Nonostante la grave situazione causata dalle invasioni barbariche Simplicio prese decisioni su molte questioni ecclesiastiche e una netta posizione contro l’eresia. Sappiamo che egli confortò gli afflitti, incoraggiò l’unità della Chiesa e rinsaldò la fede.
A Roma eresse quattro chiese: la Basilica di Santo Stefano Rotondo al Clelio, la chiesa di Sant’ Andrea, la chiesa di Santa Bibiana e la non più esistente chiesa di Santo Stefano. Rispettoso dell’arte non solo costruì e restaurò molte chiese, ma salvò dalla distruzione i mosaici pagani della Chiesa di S. Andrea.
Ordinò inoltre che il clero di tre sezioni designate, secondo un ordine predeterminato, dovesse farsi carico delle funzioni religiose che si svolgevano nelle chiese di San Pietro in Vaticano, San Paolo sulla Via Ostiense e di San Lorenzo sulla Via Tiburtina.
Secondo Il Liber Pontificalis il giorno della sua morte coincide con 10 marzo del 483. Venne sepolto nel portico della chiesa di San Pietro in Vaticano. Simplicio viene nominato ben presto santo dalla Chiesa cattolica. Le sue reliquie si venerano nella cittadina di Tivoli.
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